Tornare a Ri-cordare

La parola ricordare ha a che fare con il Cuore, letteralmente significa riportare un’informazione nel Cuore, cioè nel nostro centro spirituale, che connette lo Spitiro con la Materia. Nel Cuore infatti c’è la copresenza delle due essenze di cui è composto l’Essere Umano, che coesistono insieme ognuna con la sua peculiare caratteristica, senza che una sovrasti l’altra. Solo nel Cuore questo miracolo della coesistenza senza giudizio può esistere.

L’Essere Umano per essere completo ha bisogno di riattivare i suoi centri energetici, che connettono lo Spirito e la Materia, o per meglio dire, che permettono di muovere la consapevolezza tra lo Spirito e la Materia. Perché noi siamo Consapevolezza, pura Attenzione, che ascolta l’Universo nelle sue diverse manifestazioni, che possono apparire materiali o sottili e spirituali. Infatti l’Essere è comunque Uno, non c’è separazione tra lo Spirito e la Materia, c’è solo un modo diverso di osservare la stessa indescrivibile cosa, che è l’Essere: questa sostanza indescrivibile che contiene tutte le storie e tutti i possibili punti di vista.

I Grandi Saggi ci hanno sempre insegnato che l’Essere è indescrivibile (vedi il Tao The Ching), e che non appena esso appare, significa che stiamo assistendo a una sua parziale manifestazione, a una “menzogna” che nonostante tutto è un’artefatto che ci può suggerire il flavour della totalità dell’esistenza, se non ne rimaniamo aggrappati, ma se lasciamo fluire la nostra percezione dopo che ci ha attraversati.

Nel Tantra si dice che i Centri principali dell’Essere Umano sono 3: quello sotto l’ombelico, quello del Cuore e quello della fronte. Essi portano tre tipi diversi di consapevolezza e l’Essere Umano per essere completo necessita di abitarli tutti insieme, partendo dalla radice, cioè dal collegamento con la Terra e risalendo fino alla sommità del capo, il collegamento con il Cielo. Questo è il movimento più facile ed è quello che viene chiamato “il risveglio della Kundalini”. Nel nostro tempo tuttavia, non è più così, perché nasciamo completamente sradicati, e non riusciamo più a partire dal Centro radice per poi lasciar risalire l’energia fino alla sommità della testa. Quello che accade è che la testa viene ingolfata da un eccesso di energia, senza che si abbia un radicamento di partenza, e così facendo l’effetto percettivo è quello di perdersi nei mondi spirituali, senza più ritrovare un orientamento preciso.

Questo movimento è l’equivalente di perdersi dentro un labirinto di specchi, percettivamente infinito (la mente), dal quale non si riesce a fare più ritorno. A meno di non avere con sé il famoso filo rosso di Arianna, cioè il collegamento con il proprio centro, con il Presente.

Per ritrovare la dignità di essere Umani, bisogna ritornare a ricordare Chi siamo veramente. Il primo tipo di ricordo è la rimembranza, ossia il movimento di ritornare ad abitare il Corpo e riconnetterci con il suo sentire non verbale ma puramente fisico e sensoriale. Senza questo primo passo, restiamo perduti e sospesi per aria. Le nostre membra devono infatti ritornare ad essere abitate dalla nostra presenza, dalla nostra Consapevolezza, dalla nostra completa Attenzione, e ritornare a vibrare con le sensazioni corporee. All’inizio sarà molto doloroso. Infatti c’è un motivo perché ci siamo “staccati” dal sentire del Corpo, ed è che in esso si sono raggrumate nei secoli talmente tante sensazioni spiacevoli, dovute a molte condotte di vita “contro natura”, che adesso ritornare ad abitarlo significa immettersi in un sentire pieno di sofferenza. Ma è il primo passo da fare, una volta accettato di sentire la sofferenza accumulata nel Corpo, esso da solo sarà in grado di scaricarla, e allora anche le altre sensazioni si presenteranno alla nostra percezione. Sempre più piacevoli e piene di vita.

Una volta imparato ad abitare il primo centro, si può passare al Cuore, il secondo centro, la cui attivazione si chiama ri-cordare, cioè riportare al Cuore. Nel Cuore coesistono le sensazioni fisiche, più dense, che seguono un movimento di risalita e le sensazioni sottili della mente che discendono. Quando si è in grado di vedere e accettare la co-presenza di queste due qualità dell’energia senza giudicarle né credere che una sia “meglio” di un’altra, allora il Cuore inizia ad aprirsi e la nostra percezione della Realtà inizia ad acquisire il punto di vista di questo secondo centro energetico, donandoci l’equanimità e un sano distacco emotivo dagli eventi della vita, che non ci “feriranno” più, ma soltanto ci attraverseranno lasciandoci in dono la saggezza dell’esperienza.

L’ultimo centro più sottile da attivare sarà quello della fronte, attivabile solo dopo che i primi due sono attivi, altrimenti, se non seguiamo le istruzioni, diventeremo dei despoti insensibili alle vicende umane, come chiaramente si vede al giorno d’oggi. Il Centro della fronte è un centro molto delicato ed è possibile raggiungerlo in maniera armonica solo dopo aver acquisito la Consapevolezza dei primi due Centri. Esso si attiva mediante il rammentare, che è l’azione energetica di ricollegarsi agli altri mondi oltre a questo materiale che abbiamo davanti ai sensi, e riconnetterci con la vera Realtà dell’Esistenza: cioè che il Passato, il Presente e il Futuro sono solo un’unica cosa, un Eterno Presente Immutabile. Questo è ciò di cui parlano i Saggi, ma per arrivarci, ripeto, NON si possono saltare le tappe, altrimenti semplicemente questo stato talmente sottile non è raggiungibile. E’ come arrivare in un vicolo cieco. Solo con la giusta connessione tale vicolo non è più “cieco”, ma abbiamo le facoltà per vedere attraverso l’illusione e uscire dalla maya, concependo tutta la grandezza del Mistero in cui siamo e di cui siamo parte.

Per tornare ad “Essere Umani” c’è bisogno in questo tempo di fare un percorso in due passi: nel primo ritornare ad abitare il corpo, ritornare a incarnarsi e accettare la condizione Reale in cui ognuno si trova.. è il percorso più lungo e difficile, è il percorso di Guarigione olistica che propongo io con il mio Lavoro, ad esempio, ritornare ad abitare il Corpo per sentire cosa è la Vita e non solo pensare di sapere cosa sia.
Il secondo passo accade naturalmente, dopo che il primo si è compiuto: adesso abbiamo tutta la spinta Universale per risalire dal primo centro al secondo e al terzo, se solo abitassimo il Corpo accadrebbe naturalmente.

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