
“Il segreto che ho dentro è il mio non il vostro. Voi avete ciò che è vostro.
Chi entra nella propria sfera personale deve procedere a tentoni, intuire la propria strada pietra per pietra. Con il medesimo amore deve abbraccaire le cose vili e quelle preziose. Una montagna può essere un niente, e un granello di sabbia può celare dei regni, oppure no. Devi deporre ogni giudizio, persino il gusto, ma sopratutto l’orgoglio, anche se è fondato sui meriti. Oltrepassa il varco sentendoti totalmente povero, misero, umile e ignorante. Volgi la tua ira contro te stesso, perché sei solo tu a impedirti di vedere e di vivere. [..] Fatti però aprire la strada dalla tua speranza, che è il tuo bene più alto e il tuo supremo potere, fa che ti serva da guida nel mondo dell’oscurità, perché è simile, nella sostanza, alle forme di quel mondo dei misteri.”
(da: Il Libro Rosso, di Carl Gustav Jung)