(tratto da alcuni discorsi di Osho)
Se un lavoro che agisce nelle tue profondità ti viene presentato senza alcun fondamento, non riuscirai a lavorare su quelle che sono le tue fondamenta. E’ accaduto molte volte, che templi siano stati costruiti senza una solida base, e prima o poi il tempio è crollato e le persone che vi erano dentro a costruirlo sono rimaste schiacciate.
La parola esoterico semplicemente significa qualcosa che non puoi definire oggettivamente, qualcosa di interno e soggettivo, di misterioso e miracoloso di cui puoi fare esperienza, ma che non puoi spiegare a parole. Puoi ottenerlo ma non puoi spiegarlo. Rimane sempre al di fuori di ogni possibile spiegazione. E’ un bene che ci sia qualcosa nella vita che rimanga sempre al di fuori del linguaggio, che non è possibile portare giù nel mondo oggettivo, qualcosa che rimanga sempre “oltre”.
Tu puoi diventare una cosa sola con quello – è questo che i maestri ti insegnano.
Arrivato all’essere umano, il processo naturale dell’evoluzione termina. L’Uomo è l’ultimo prodotto dell’evoluzione inconsapevole della natura. A partire dall’Uomo inizia l’evoluzione consapevole. Perciò molte cose devono essere prese in considerazione se si vuole comprendere chi siamo.
Per prima cosa, l’evoluzione inconsapevole è automatica e naturale, accade da sola, senza incertezze, seguendo le leggi di causa-effetto. E’ attraverso questo tipo di evoluzione che la coscienza evolve. Ma non appena la Coscienza si manifesta nel mondo oggettivo, l’evoluzione inconsapevole cessa, infatti ha portato a termine il suo compito evolutivo. E’ stata necessaria fino ad arrivare al punto di far manifestare la Coscienza nel mondo, cioè fino al punto in cui l’Uomo diventa consapevole di se stesso. Da questo punto in avanti l’Uomo è consapevole di sé, ha trasceso la natura, e adesso Lei non può più aiutarlo a evolvere attraverso i processi naturali. Quello in cui si trova l’Uomo è l’ultimo stadio che era possibile raggungere attraverso tali processi.
Da ora in poi, l’Uomo è libero di decidere se andare avanti o indietro, se evolvere o meno.
Seconda cosa, l’evoluzione inconsapevole è un’azione collettiva, durante questa fase si può parlare di gruppo o specie, ma non di individui; invece, non appena l’evoluzione diviene consapevole, Essa diventa cosciente di se stessa e diventa quindi individuale. Nessuna evoluzione collettiva procede oltre il punto in cui si manifesta l’Uomo. Da qui in avanti, l’evoluzione diviene un processo individuale, personale. Da qui in avanti, appare l’incertezza e l’indeterminazione: l’evoluzione può proseguire in avanti oppure no, è finito il corso certo delle cose.
Rimane in ogni individuo la potenzialità di evolvere, ma la scelta a farlo è interamente sua.
Questo spiega perché l’ansietà è una caratteristica tipicamente umana. Prima dell’Uomo non esiste ansia, perché non vi è scelta, le cose accadono come devono accadere. In mancanza di distinzione tra decisione e decisore, il senso di ansia è impossibile da generare. Non appena appare la possibilità della scelta, appare anche il senso di ansietà: ogni passo va scelto, ogni passo diventa uno sforzo consapevole. Soltanto tu sei responsabile di te stesso. Se fallisci, hai fallito. Se trionfi, hai trionfato. E rimane in ogni caso una tua sola responsabilità. Cosicché ogni scelta diviene, in un certo senso, definitiva. Non puoi cancellarla, non puoi dimenticarla, non puoi tornare indietro a modificarla.
Ogni scelta diventa il tuo destino. Rimarrà sempre con te e diverrà una parte di te. E ogni scelta è sempre una scommessa verso l’ignoto, perché niente nella vita è ormai certo. E questo è il motivo per cui l’Uomo soffre di ansietà. L’ansia è ciò che gli accade a partire dalle sue radici evolutive. E c’è da dire che non scegliere non è possibile, infatti la non-scelta rimane pur sempre una scelta: la scelta di non scegliere. E ha conseguenze così come ogni altra scelta.
La meraviglia e la dignità dell’Uomo sta proprio nella sua consapevolezza. E così anche tutto il peso che Egli sente. La gloria e il fardello appaiono contemporanemente, non appena diventi consapevole di te, e ogni scelta diviene un movimento tra questi due poli. Puoi quindi scegliere di evolvere, e la tua evoluzione sarà un tuo sforzo individuale, fino a diventare un Buddha oppure no. La scelta è solo tua.